DIE DEUTSCHE BLOCKADE BRECHER
(I Violatori di blocco della Germania)

Block successivamente fu posto al comando dell'Alstertor che molti ricorderanno per aver rifornito il corsaro Pinguin e altre unità  fino al giorno in cui , intercettato da un incrociatore britannico , fu costretto ad autoaffondarsi e lasciarsi catturare .
L'avventura della gigantesca BREMEN , giunta al riparo della penisola di Kola , per rientrare in territorio germanico , merita una trattazione a parte perchè degna dei migliori romanzi d'avventura e spionaggio .
Desideriamo sottolineare che proprio quest'ultimo, ebbe un ruolo determinante nella stragrande maggioranza dei casi .
Insieme con la Bremen fece ritorno la Stuttgart della NDL di 13387 tsl e la nave da passeggeri Cordillera di 13055 tsl , quindi fu la volta del St.Louis di 16732 , del New York della Hapag .
Dal Nord America e dalle Indie Occidentali rientrarono pure :
ULM di 3071 tsl del NDL , la SOFIA di 4446 tsl della Deutsche Levant Linie , la Lübeck di 3073 tsl della Hapag , la HAMM di 5874 tsl della Hapag , la Konsul Horn di 5874 tsl dell'Armatore Horn di Amburgo e la Frida Horn .
Grosso modo , tutte ebbero problemi di carburante e combustibile , e le loro imprese assurgono a veri e propri atti di avventuroso eroismo proprio per essere riusciti , in un modo o nell'altro , a procurarsene in quantità tali da poter governare le proprie navi.
Alla data del 5 Aprile 1940 , ben 82 unità mercantili tedesche erano riuscite a forzare il blocco e a rientrare con successo nei propri porti :
altri 27 bastimenti circa , entro la fine del conflitto riusciranno a rientrare in patria senza tener conto delle  prede di varia nazionalità acquisite dai tedeschi .
Questi numeri parlano da sè , senza necessità di ulteriori commenti ma suggeriamo di non lasciarsi trascinare in facili confronti con le nostre mercantili , gran parte delle quali  non rientrarono : l'unico porto in cui rientrare poteva essere solo Bordeaux , dacchè passare Gibilterra con un mercantile , ancorchè camuffato , era decisamente improponibile ed improbabile .
Perduta l' AOI non v'era altro porto ove rifugiarsi , salvo scegliere l'internamento in qualche nazione ancora neutrale .
Anche la Bahia Blanca ,un vecchio piroscafo di 8558 tsl , al comando del Capitano Antonio Sohst , conobbe avventure d'ogni genere fino a quando , privo di carte e di informazioni , finì con l'affondare per urto contro il pack spesso e ghiacciato al largo della Groenlandia, sotto le cui coste tentava di eludere il blocco navale .
Riflettendo sulle modalità e sulle tecniche adottate dai Comandanti tedeschi , pressochè identiche salvo improvvisazioni felici e fortunate,non si può non giungere alla conclusione che tali Capitani avessero in dotazione nel proprio patrimonio genetico , la vocazione di violatori di blocco !
Purtroppo però , ci furono anche molte altre navi che non ce la fecero , come il Watussi di 9552 tsl della Deutsche Afrika Linie , la Adolf Leonhardt di appena 2990 tsl , la Ussukuma di 7834 tsl appartenente alla stessa compagnia del Watussi ,la Seattle di 7369 tsl della Hapag , la Hagen di 5998 tsl della Hapag , catturata , rimessa in servizio come IXIA , il Christoph Van Doornum di 3751 tsl della Fisser & Doornum ,la Pomona dell'Armatore Laeisz , che dopo aver subito danni enormi dal proprio equipaggio per evitare la cattura senza riuscire ad autoaffondarsi , fu riparata dagli inglesi e rimessa in linea come Empire Merchant , solo per essere poi affondata irreversibilmente il 16 Agosto 1940 da un uboote , forse bramoso di vendetta .
Stesso destino avrebbe avuto la Borkum di 3670 tsl della NDL , danneggiata,catturata , infine affondata da un battello tedesco.
La Chemnitz di 5522 tsl ,un vecchio vapore del 29 appartenente all' NDL , finirà con l'autoaffondarsi per evitare la cattura da  parte di
un sommergibile francese che comunque con un siluro porrò fine all'agonia della nave , non recuperabile.
L'elenco sarà destinato ulteriormente ad allungarsi :
Oltre alla Chemnitz ed all'Hannover furono catturate dal nemico, nell'Atlantico Settentrionale e Meridionale:
Trifels (DSG Hansa, Brema, 6.198 TSL, il 10 settembre 1939 da parte di una unità da guerra francese);
Cap Norte (HSDG, Araburgo, 13.615 TSL, con a bordo uomini della riserva provenienti dal Sud America, catturata nell'Atlantico Meridionale da una nave da guerra britannica, il 9 ottobre 1939); Santa Fé (HSDG, Amburgo, 4.627 TSL, nell'ottobre 1939);
Uhenfels (DSG-Hansa , Brema, 7.603 TSL, presa il 5 novembre 1939 dall'Ark Royal e un cacciatorpediniere); Leander (DSG-Neptun, Brema, 989 TSL, il 9 novembre 1939); Eilbeck (Knöhr & Burchard, Amburgo, 2.185 TSL,il 18 novembre 1939, da parte di un incrociatore ausiliario britannico ad occidente della Scozia); Konsul Hendrik Fisser (Fisser & van Doornum, Emden, 4.458 TSL. il 22 novembre 1939); Düsseldorf (NDL, Brema, 4.940 TSL, il 12 dicembre 1939, al largo di Valparaiso del Cile, da parte dell'incrociatore leggero Despatch); Wahehe (Deutsche Afrika Linien, Amburgo, 4.709 TSL, il 21 febbraio 1940);Rostock (2.542 TSL, l'11 febbraio 1940, fuori delle acque territoriali spagnole); e la Wesermünde (Union Handels & Schiffahrtsgesellschaft, Brema, 5.356 TSL, nell'aprile 1940).
Furono inoltre fermati dal nemico e catturati i seguenti trasporti tedeschi che seguivano la rotta del Nord,cosi come era stato ordinato:
Hannah Böge (Johann M. K. Blumenthal, Amburgo,2.337 TSL. il 3 settembre 1939, a 30 miglia marine a sud dell'islanda);
Biscaya (John T. Essberger, Amburgo, 6.396 TSL, il 15 ottobre 1939, nel Canale di Danimarca, da parte di una nave da guerra britannica;
Gloria (Orìon-Schiffahrts-Gesellschaft, Amburgo, 5.896 TSL, il 21 ottobre 1939, a sud dell'islanda dall'incrociatore leggero britannico Sheffield); Bianca (A. Kirsten, Amburgo, 1.375 TSL, catturato il 23 ottobre 1939 a nord dell'islanda);
Rheingold (H. Vogemann, Amburgo, 5.055 TSL, il 25 ottobre 1939, dall'incrociatore leggero britannico Delhi a sud dell'islanda);
Henning Oldendorff (Egon Oldendorff, Lubecca, 3.986 TSL, il 7 novembre 1939, nel Canale di Danimarca da parte di unità da guerra britanniche); Marea (Deutsche Levante Linie, 1.927 TSL, il 12 febbraio 1940 ad est dellì'Islanda da una nave da guerra inglese.
Riportiamo una passo di Brennecke che da solo , meglio di qualsiasi altro commento , chiarisce la situazione della mercantile tedesca :
........................La flotta mercantile tedesca subì una grave falcidia con la requisizione di navi per la campagna d'Occidente, nella quale la Marina da guerra ebbe perdite limitate, che non vai quasi la pena di menzionare. Per iniziare la campagna d'Occidente con una sorpresa, il Comando Supremo della Wehrmacht vietò che i mercantili tedeschi che si trovavano nelle colonie olandesi fossero preventivamente avvertiti. Ventotto navi tedesche furono sorprese dalle ostilità improvvise, lontane dal teatro di guerra europeo; una nave da trasporto stava scaricando nientemeno che ad Anversa. Di queste ventinove navi, con un totale di 159.408 TSL, solo 4 poterono essere affondate prima della confisca e pertanto 25 con un totale di 141.211 TSL caddero in mano nemica.
Con l'occupazione della Francia, invece, 18 delle navi da carico tedesche, per un totale di 62.417 TSL, ormeggiate nei porti spagnoli di Santander e Bilbao, poterono salpare verso i porti della costa occidentale francese ormai sotto controllo tedesco.........
Molti equipaggi catturati dagli inglesi verranno poi trasferiti in campi di prigionia nei "Dominions" , fra questi, vi saranno gli ufficiali e marinai di 9 mercantili che prenderanno imbarco sull'Arandora Star seguendone il tragico epilogo : pochi si salveranno .
L'ironia è che l'Arandora fu silurato da un connazionale : il Kaleun Prien , celebrato eroe di Scapa Flow !!
La Frankfurth, gemella della Chemnitz, di 5522 tsl , allo scoppio delle ostilità , riparò in un porto cileno ,ove trovò altri connazionali in analoghe condizioni .
Mentre il Capitano Frese optava per un momento di pausa e capire come si evolvevano le cose in Europa,il suo equipaggio fremeva per l'inattività, mosso altresì dal forte desiderio di tornare in patria qualunque cosa vi fosse da affrontare.
Imbarcati alcuni connazionali colà residenti per lavoro , e  membri dell'equipaggio del Priwall, uno degli ultimi velieri in acciaio di proprietà della P.Liners , il Frankfurth prese la via di casa passando per Capo Horn .
La tempesta urla e fischia , il mare muggisce , sartiame,stragli e paterazzi lamentano la propria sofferenza , il vento fortissimo e violento spira come di consueto da ponente sollevando il mare e la nave verso il cielo di piombo .
Frese è fortunato : passa nell'Atlantico meridionale e mette la prua verso Nord.
A poca distanza dalle Azzorre , l'ombra di un possibile nemico si profila nel buio della notte : Frese mette avanti al massimo e tenta la fuga .
L'incrociatore ausiliario che lo insegue  non molla fino a giungere a distanza di uno sputo dalle murate del Frankfurth. Frese prese la fatale decisione : autoaffondarsi !
Messo in salvo l'equipaggio e i passeggeri improvvisati sulle lance , il Frankfurth scivolando di poppa , scompare per sempre .
Le due lance avranno destino diverso e con esse i naufraghi : quella comandata da Frese verrà catturata mentre quella comandanta dal 1° Ufficiale Reiners,approfittando dell'oscurità e del mare agitato , scomparirà nelle tenebre .
Dopo mille peripezie e aver rifiutato l'aiuto del Comandante del Norden , di bandiera panamese,Reiners e i suoi saranno recuperati da una nave neutrale e sbarcati a Lisbona ,da dove raggiungeranno via Parigi, la Germania.

 

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Guglielmo Lepre (Etna)

Grupsom - Sommergibili Mediterranei